COMUNICATO STAMPA
Contrada Graviglione: la verità dei fatti
Gli interventi eseguiti su strade pubbliche o cedute al Comune
Il sindaco Valente: «Fango e veleni da chi ormai si erge a giudice pasticcione»
Vengono clamorosamente smentite, carte alla mano, le contestazioni sollevate in ordine alla bitumatura della strada a servizio di contrada Graviglione.
L’accusa rivolta al Municipio era di aver sostenuto finanziariamente, o comunque favorito, in occasione dei lavori che hanno riguardato la contrada gravinese, l’asfaltatura di una stradina laterale della lunghezza di pochi metri confinante con un manufatto di proprietà del presidente del consiglio comunale, Giacinto Lupoli. Ben diversa, tuttavia, la realtà.
Il dato emerge dai chiarimenti forniti dall’Area Tecnica del Comune, a seguito di espressa richiesta avanzata dal sindaco Alesio Valente. Nello specifico, si evidenzia che i lavori pubblici portati a termine a regola d’arte a Graviglione, per una spesa pari a 30.000 euro, hanno riguardato esclusivamente un tratto di strada rettilineo di poco meno di un chilometro di lunghezza, a completamento di altre opere similari realizzate in passato per dotare di rete viaria un comprensorio abitato da decine di famiglie e sede di altrettante imprese agricole, edili e commerciali, oltre ad essere bretella di collegamento con le vie per Dolcecanto e Spinazzola. E contrariamente a quanto falsamente affermato in più circostanze, la determina di affidamento dell’incarico non è mai sparita dall’albo online ma è sempre disponibile nell’archivio storico. Chiarezza arriva anche sulle altre questioni poste: nessun lavoro di bitumatura è stato commissionato o comunque pagato dal Comune, direttamente o indirettamente, per la stradina laterale: gli interventi su di essa compiuti sono pertanto da ritenersi probabilmente eseguiti sulla base di incarico di natura privata tra le parti interessate e senza necessità di specifiche autorizzazioni da parte degli uffici comunali competenti, dal momento che preesiste permesso di costruire nell’ambito del quale è contemplata la possibilità di procedere a lavori di tale natura da parte del titolare dello stesso. Infine, si osserva, la traversa anzidetta risulta essere oggetto di un esplicito impegno alla cessione in favore del Comune, formalizzato già da diversi mesi. «Da quanto emerso – commenta il primo cittadino – viene fuori l’ennesima montatura imbastita al solo scopo di delegittimare l’operato delle istituzioni e dei suoi rappresentanti per oscurare i buoni risultati conseguiti dall’amministrazione comunale dopo anni di immobilismo». Prosegue Valente: «E’ intollerabile sentir affermare che l’opera non si rivelerà utile per gli stessi cittadini di contrada Graviglione: occorrerebbe piuttosto avere l’onestà intellettuale di verificare e dire che se qualche tratto è rimasto non asfaltato è solo perché ancora di proprietà privata». Ugualmente «impregnato di falsità è il riferimento ad altre vie, a creare artificiose ma inesistenti fratture in seno alla cittadinanza». Dal generale al particolare: «Rispondo punto per punto sulle strade elencate da chi si vanta d’essere paladino di giustizia: su via Rodi si è intervenuti, eccezion fatta per la parte non trasferita al Comune. Per via Tasso le procedure di cessione sono in corso. Via Cimabue sarà presto rifatta come via Quasimodo, per la quale si attende solo che la Provincia completi interventi di sua competenza». Aggiunge il sindaco: «Come per contrada Graviglione, che aveva diritto ad una strada efficiente, continueremo ad impegnarci perché ciò possa avvenire anche per altri pezzi di città da anni colpevolmente abbandonati a se stessi e nei quali non si possono asfaltare strade perché i terreni sui quali esse insistono non sono mai stati ceduti al Comune. Una situazione paradossale che l’amministrazione comunale è impegnata a risolvere sin dal suo insediamento e che a breve darà altri buoni frutti, che andranno a sommarsi a quelli già colti negli ultimi tre anni, con un investimento di oltre 600.000 euro che ha consentito l’ammodernamento di diverse arterie stradali».
Conclude Valente: «Chi si diverte a far volare schizzi di fango per conseguire visibilità personale, ergendosi a giudice pasticcione, dovrebbe avere adesso il buon gusto di scusarsi per le mezze verità e le bugie tutte intere sapientemente messe in giro. È il tempo della responsabilità: ci dispiace che altri abbiano scelto, è il caso di dire, strade diverse».
Gravina in Puglia, 21 ottobre 2015
Ufficio Stampa
Comune di Gravina in Puglia