Benedetto XIII. Gli Orsini e le arti a Gravina
Dal 26 Settembre al 26 Novembre in mostra nell’ex convento di Santa Sofia
Giovedì prossimo l’apertura, alla presenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi
Trentadue opere provenienti da collezioni private di tutta Italia, per raccontare la vita di un Pontefice e ricostruire l’influenza della sua famiglia sul mondo dell’arte.
Ha per titolo Benedetto XIII. Gli Orsini e le arti a Gravina la mostra organizzata dalla Fondazione Ettore Pomarici Santomasi e dal Comune di Gravina in Puglia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. Sarà la prima mai dedicata a Gravina alla figura di papa Benedetto XIII, al secolo Pietro Francesco Orsini, che vestito l’abito domenicano prese poi il nome di Fra’ Vincenzo. Personalità complessa e dal carattere sfuggente, il Pontefice non è stato mai dimenticato nella sua terra natale, toponimo significativamente aggiunto al cognome del suo lignaggio: Fra’ Vincenzo Maria, nell’intraprendere la carriera cardinalizia, non si laureò in utroque jure, come altri esponenti della Curia, ma preferì diventare un teologo raffinato, avvicinando il suo animo alla profonda devozione che lo caratterizzò anche agli occhi dei suoi contemporanei.
La mostra a lui dedicata è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata nel Salone delle Feste della Fondazione, presenti il presidente della stessa, Mario Burdi, l’assessore comunale al turismo, Paolo Calculli, ed il curatore della mostra, Adriano Amendola (la direzione è invece curata da Pino Navedoro), per chiarire i dettagli dell’iniziativa.
Il percorso espositivo lineare si svolgerà nell’ex convento di Santa Sofia, snodandosi in due grandi sale; edificio di fondazione orsinea, su iniziativa dell’Amministrazione comunale sottoposto a un recente restauro che ne ha recuperato le strutture architettoniche, si è rivelato luogo ideale per narrare la storia dell’illustre Orsini nella sua città nativa. Partendo dallo stemma ammezzato Orsini di Gravina-Frangipane della Tolfa conservato nella Fondazione Pomarici Santomasi, evocativo dell’unione dei genitori del futuro Pontefice, la mostra vede il susseguirsi di opere pittoriche e numismatiche che permetteranno ai visitatori di comprendere le fondamentali tappe biografiche del personaggio e contestualmente l’evoluzione delle arti a Gravina in età moderna. Opere di pregio saranno esposte nella seconda sala, scelte tra quelle più importanti offerte in prestito dalla Fondazione, dalla Giacometti Old Master Paintings e da collezioni private, come lo straordinario dipinto a olio di Francesco Guarino raffigurante San Nicola da Tolentino, appartenuto alla collezione Orsini di Gravina; sotto gli occhi del papa Orsini fin dalla giovinezza e ritrovata in una collezione privata, la preziosa tela studiata da Riccardo Lattuada è stata esposta alla fiera antiquaria Tefaf di Maastricht e oggi è finalmente tornata in città grazie all’interessamento del curatore della mostra e di un mecenate privato.
La mostra, inoltre, si configura come una importante occasione di relazione fra le istituzioni che conservano il patrimonio storico artistico di Gravina e i mecenati privati, permettendo al visitatore una esperienza cognitiva che gli consentirà di fruire al meglio dei monumenti legati alla storia degli Orsini di Gravina, dalla Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, alla chiesa di Santa Maria del Suffragio detta il Purgatorio. Essa resterà aperta fino al 26 Novembre, on ingresso gratuito, ogni giorno (lunedì escluso) dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. L’apertura è in programma Giovedì 26 Settembre, alle 19. Sarà presente il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Gravina in Puglia, 24 Settembre 2019
Ufficio Stampa
Comune di Gravina in Puglia