Amianto: parte il censimento

La zona Pip potrà ospitare attività commerciali
15/06/2016
Mercato: si va all’area Fiera Venerdì 24 giugno il debutto nella nuova sede Uffici al lavoro per sistemare gli ultimi dettagli organizzativi
21/06/2016

COMUNICATO STAMPA

Amianto: parte il censimento
C’è tempo fino al 23 ottobre per segnalare la presenza di fibre nocive
Severe sanzioni per proprietari e amministratori condominiali inadempienti

Ci sarà tempo fino al 23 ottobre prossimo, per i proprietari di immobili ed amministratori condominiali, per comunicare alla Regione Puglia l’eventuale presenza di amianto nei beni posseduti o gestiti.
Lo prevede l’avviso pubblico diramato dall’Ufficio Ambiente del Comune di Gravina, alla luce delle linee guida dettate dalla giunta regionale e recepite dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Alesio Valente. In particolare, l’assessorato all’ambiente guidato da Giuseppe Peragina, in queste settimane impegnato a dar corso ad alcuni importanti interventi di rimozione di rifiuti contenenti amianto illecitamente depositati su suoli pubblici, ha subito rilanciato l’invito alla collaborazione, rivolto all’intera cittadinanza. «Conoscere la diffusione dell’amianto sul territorio comunale», spiega l’assessore Peragina, «è essenziale per tutelare la salute pubblica dall’eventuale dispersione di fibre nocive. Per questo abbiamo inteso dar corso immediatamente alle disposizioni della Regione, volte a dar vita ad una mappatura che consentirà l’acquisizione di dati e informazioni sui quali basare poi i piani di protezione e risanamento ambientale».
Attenzione: la comunicazione sulla presenza di materiali amiantati – ad esempio coperture di lastre in eternit – dovrà essere effettuata obbligatoriamente entro il termine indicato, compilando le schede di autonotifica disponibili sul sito http://ecologia.regione.puglia.it/. Gli inadempienti saranno passibili di verbale amministrativo di importo compreso tra i 2.582,29 ed i 5.164,57 euro.

Gravina in Puglia, 20 giugno 2016
Ufficio Stampa
Comune di Gravina in Puglia
P.d.c.

CORONAVIRUS